Vini pop: quando l’unione fa la forza

Un tempo li chiamavamo vini da tavola. Oggi i vini più amati e consumati dagli italiani hanno alzato l’asticella della qualità. Ecco quelli che ci sono piaciuti di più (per il rapporto qualità/prezzo) a Vivite 2018, il Festival del Vino Cooperativo

I nostri gusti riguardo al vino si sono notevolmente affinati negli ultimi 20 anni. Anche nella scelta del vino da tavola siamo più esigenti.
Ci piace variare, cerchiamo vini sempre diversi, ma, ovviamente, stiamo anche attenti a quanto spendiamo. E siamo più attenti alla qualità di quello che versiamo nei nostri calici.

Vini da tavola, ma non solo

Criteri che oggi sono soddisfatti in gran parte dai prodotti dei consorzi e delle cooperative, formate da piccoli e medi viticultori che hanno unito le forze e soprattutto vigneti e competenze per creare vini popolari e insieme sartoriali. E si sono dati più di una regola. Vini pop e contemporanei, dunque, da consumare non solo durante i pasti, ma anche nell’ora dell’aperitivo a casa e fuori.

Oggi l’insieme delle cooperative vanta almeno 480 cantine, con 140mila soci, che producono il 60% del vino italiano, per un fatturato che supera i 4,5 miliardi di Euro. Di conseguenza, nella top 15 delle aziende vinicole italiane troviamo ben 8 cooperative, che non fanno numeri solo per la quantità del prodotto, ma anche grazie alla qualità dei vini. Tutti numeri destinati a crescere ulteriormente, stando al trend degli ultimi 10 anni.

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