tutto quello che c’è da sapere sugli spaghetti orientali

tutto quello che c’è da sapere sugli spaghetti orientali

Non sono spaghetti anche se gli somigliano molto. Parliamo dei noodles

Se l’origine degli spaghetti è conteso tra Italia e Cina, quando si parla di noodles non ci sono dubbi.
Da quando i ristoranti giapponesi, tailandesi, coreani e cinesi hanno conquistato il palato degli italiani, i noodles sono diventati un ingrediente di casa nostra e non è difficile trovali in tutti i supermercati.

I noodles nascono in Cina più di 4mila anni fa e si sono poi diffusi anche nel resto dell’Asia e quindi in tutto il mondo.
Si producono con un impasto di farina a cui si aggiunge acqua ed eventualmente uova e con cui si creano dei fili di pasta di spessore variabile a seconda delle tradizioni locali.
Mentre la nostra pasta è fatta di farina di grano duro e viene trafilata, i noodles sono preparati in genere con farina di riso e vengono tagliati direttamente dalla sfoglia di pasta.

Dai soba ai shirataki

In Giappone esistono diversi tipi di noodles: i soba sono noodles di grano saraceno, fini, di colore marrone e si possono servire caldi o freddi. I ramen sono più gialli perché fatti con l’uovo, più solidi e corposi e si mangiano nelle zuppe. I somen sono molto sottili e si servono soprattutto freddi. Infine gli shirataki sono i più fini e contengono pochissime calorie perché fatti con una particolare radice.

Come cuocere i noodles

Ogni tipologia di noodles si presta a cotture e preparazioni diverse. I noodles possono infatti essere bolliti, oppure fritti o ancora scottati in acqua bollente e poi saltati in una wok.
Per quanto riguarda i condimenti poi i noodles si possono servire con carne, pesce o verdure, possono arricchire una zuppa e si possono gustare caldi o freddi.

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