#Oggidelivery: Roma il risone ai frutti di mare di Turnè

Lo chef due stelle Michelin del Pagliaccio in pieno lockdown ha lanciato la sua linea pop ispirata all’Oriente, per ora solo in delivery e take away

Poteva uno chef come Anthony Genovese restare a lungo con le mani in mano? Certamente no, tanto che è proprio durante il periodo di chiusura forzata del suo ristorante che, insieme al suo braccio destro Matteo Zappile, Genovese ha partorito l’idea di far nascere la sua linea pop. Si chiama Turnè, con un omaggio al film di Salvatores, che è la classica storia di viaggio, tornata in mente allo chef quando ripensava alle sue esperienze in giro per il mondo.
Calabrese di origine, cresciuto in Francia e stabilitosi a Roma dopo esperienze in Oriente, Genovese è il classico cittadino del mondo, che nella sua cucina ama prendere il commensale per mano e portarlo lontano con i suoi piatti. È così che nell’esperienza di Turnè rievoca soprattutto gli anni fra India e Giappone, con un perfetto equilibrio fra ingredienti nostrani e sapori lontani.

Il menù di Turnè per adesso è solo in modalità delivery e take away (si prenota chiamando direttamente al ristorante o su Cosaporto), ma con una promessa che Genovese ha fatto a se stesso e ai suoi tanti estimatori: diventerà presto il progetto di un nuovo locale, l’indirizzo pop che da tempo Genovese si è ripromesso di realizzare.

#Oggidelivery: il risone ai frutti di mare (e gli altri piatti di Turnè)

Il piatto ha del tutto l’aspetto di una pietanza giapponese o cinese, ma quello che destabilizza è la presenza del risone al posto del classico riso orientale. Esatto, è proprio la pastina dei bambini, cucinata tuttavia come se fosse un piatto asiatico, sicuramente al wok, con una chiara sapidità data dall’utilizzo della salsa di soia e un bel bouquet di spezie in sottofondo che non disturba affatto. I frutti di mare sono invece trattati con la stessa delicatezza con cui si fa una pasta ai frutti di mare classica all’italiana. Insomma, questo è un piatto che si può definire al cento per cento fusion. Fra le altre proposte assaggiate nella stessa consegna, i ravioli che nella realizzazione hanno una chiarissima ispirazione cinese, le strepitose polpette granchio e maiale, il calamaro dalla cottura impeccabile, servito su un letto di cous cous, che lo rende quasi un piatto unico. Abbiamo scelto liberamente dal menu, ma si può anche ordinare uno dei cinque menu che richiamano nel nome e nei gusti cinque città asiatiche (Saigon, Kyoto, Bangkok, Mumbai e Kuala Lumpur) e che vanno dai 60 ai 30 euro.

Nella stessa occasione abbiamo assaggiato anche i croissant che Turnè ha firmato in cobranding con la pasticceria Casa Manfredi: la pasticceria ha realizzato i quattro lieviti della box e Anthony Genovese ha pensato i ripieni, dal pastrami all’anatra, dalla nizzarda al tonno. È stata un’esperienza limitata al sabato in cui abbiamo chiamato Turnè per il delivery, nella speranza che si ripeta presto.

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