La forza della famiglia – La Cucina Italiana

La forza della famiglia - La Cucina Italiana

Tenute Piccini comprende cinque cantine in alcune delle zone d’Italia più rinomate per la produzione di vino. L’ultima acquisizione ci porta in Sicilia, alla scoperta dei vini di Torre Mora, nati all’ombra dell’Etna

I valori della tradizione tramandati di generazione in generazione, il rispetto del vitigno, del terroir e della tipicità locale hanno guidato la famiglia Piccini lungo una storia che dura da 130 anni.
È Mario Piccini, amministratore delegato dell’azienda, che racconta con commozione e gratitudine il suo battesimo nel mondo del vino, un mondo che lo ha rapito e lo appassiona giorno dopo giorno. “Una volta mio padre mi porse un bicchiere di vino, chiedendomi che cosa ne pensassi.

Ricordo ancora la sorpresa di quell’assaggio: dolce e tannico, sapido e acido, tutto integrato in un equilibrio mai sentito prima. Da allora porto con me quel ricordo e cerco di riviverlo per condividere con altri la gioia e lo stupore che può provocare un calice di perfezione”.
Quell’assaggio è stato un punto importante nella vita di Mario che, come i suoi predecessori, ha investito tutto nella ricerca dei territori più vocati alla produzione del vino. Nel tempo, al cuore aziendale posto nel Chianti Classico, si sono affiancate altre quattro splendide tenute, in Maremma, a Montalcino e in due zone vulcaniche, il Vulture e l’Etna: insieme, contano quasi 150 ettari di vigneti e formano l’universo di Tenute Piccini.

All’ombra del vulcano

Torre Mora è l’azienda della famiglia Piccini sull’Etna. Le vigne si estendono tra i comuni di Castiglione di Sicilia e Linguaglossa e tutte sono coltivate in biologico, con il pieno rispetto di un ambiente straordinario, dove il nero della pietra lavica si accende dei colori delle ginestre e della macchia spontanea. I suoli vulcanici e le importanti escursioni tra giorno e notte regalano vini eleganti, profumati e contraddistinti da una trama minerale che li rende vibranti. Nelle vigne, con un’età compresa tra i 10 e i 25 anni, si coltivano solo uve autoctone: il nerello mascalese e il nerello cappuccio, a bacca scura, e il carricante a bacca bianca.

Quattro vini nel segno della tradizione

Sono quattro le etichette prodotte a Torre Mora. L’Etna Bianco Scalunera è delicato ed elegante. I suoi profumi di fiori gialli, erbe aromatiche e susine e l’intrigante sapidità lo rendono ottimo in abbinamento a pesci bianchi al vapore, crostacei, spaghetti con le vongole e con il sushi. L’Etna Rosato Scalunera si offre goloso con i profumi di piccoli frutti rossi e le note di spezie e di agrumi.
All’assaggio, è fresco e con la struttura adatta per accompagnare le zuppe di pesce, le carni bianche, la pizza e un classico dell’estate, il prosciutto e melone.
L’Etna Rosso Cauru, nonostante il suo nome significhi “caldo” in dialetto siciliano, è il più fresco dei due rossi: ha profumi fragranti di more, di viole e di rose e un gusto vibrante, fruttato e agrumato. Sta bene con la parmigiana di melanzane, con il vitello tonnato, con le ricette piccantine e speziate e anche con i piatti vegetariani.
L’Etna Rosso Scalunera colpisce per l’eleganza dei suoi intensi profumi che spaziano dalla frutta del bosco a quella dell’estate. Concentrato e sapido all’assaggio, si abbina alle bistecche di manzo e a quelle di tonno, alle grigliate di carne, alla selvaggina, fino all’agnello con le erbe.

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