I canünsèi de Sant’Antone, la ricetta dei casoncelli di Castelcovati

I canünsèi de Sant'Antone, la ricetta dei casoncelli di Castelcovati

In occasione del patrono sant’Antonio abate, a Castelcovati si organizza la sagra annuale, con protagonista i canünsèi. Si comincia il 10 gennaio e si andrà avanti fino al 19

Castelcovati è un piccolo comune della provincia di Brescia, uno dei primi paesi della bassa bresciana, che sin dalle sue origini ha goduto della protezione di sant’Antonio abate, il santo protettore della campagna e degli animali. Essendo Castelcovati un paese dedito all’agricoltura e all’allevamento, la benedizione dei campi e degli animali è tradizione ancora in voga. Inoltre, in occasione della festa patronale, la comunità si riunisce attorno alla parrocchia per gustare la tipica specialità locale: i canünsèi.

I canünsèi

I canünsèi sono i tradizionali casoncelli di Castelcovati, che si differenziano dai tipici casoncelli bresciani e bergamaschi sia per la chiusura che per il ripieno e hanno ottenuto il riconoscimento PAT, prodotti agroalimentari tradizionali italiani. La signora Margherita prepara i caratteristici casoncelli da oltre 35 anni, ancor prima che la sagra prendesse piede, quando ogni famiglia si dedicava alla preparazione casalinga dei ravioli il giorno prima della festa patronale. Adesso da più di 10 anni dirige la squadra di volontari che si occupano di preparare le prelibatezze della sagra. Quattro o cinque donne del paese, che da novembre a inizio gennaio si incontrano ogni martedì per riuscire a confezionare tre quintali di casoncelli fatti a mano e anche quest’anno la missione è compiuta. La ricorrenza di sant’Antonio abate cade il 17 gennaio, ma il via ufficiale alla canünselada, presso l’Oratorio di San Giovanni Bosco, è il 10 gennaio alle 19 in punto.

La ricetta dei canünsèi de Sant’Antone

Ingredienti

Per la sfoglia
1 kg farina, 7 uova, acqua, sale

Per il ripieno
500 g pangrattato, 500 g formaggio grana grattugiato, 100 g burro, 100 g prezzemolo, brodo di carne, spezie (noce moscata, cannella, coriandolo, chiodi di garofano), aglio, 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro

Per il condimento
150 g burro, 1 rametto di salvia, grana grattugiato

Procedimento

Impastate la farina e le uova, aggiungete un pizzico di sale e un goccio d’acqua per raggiungere la consistenza desiderata. Fate riposare l’impasto in frigorifero per almeno mezz’ora, coprendolo con la pellicola trasparente.

Nel frattempo dedicatevi alla preparazione del ripieno, quindi fate sciogliere il burro con uno spicchio d’aglio. Quando si è ben imbiondito spegnete, lasciate intiepidire e poi unitelo al pane e al formaggio grattugiato, aggiungete prezzemolo tritato, un mix di spezie e un cucchiaino di concentrato di pomodoro, infine versate il brodo, quanto basta, per amalgamare il tutto. Fate raffreddare il ripieno e iniziate a stendere la sfoglia non troppo sottile.

Con l’aiuto di un bicchiere ricavate dei cerchi dalla sfoglia e nel centro di ciascun disco posizionate una pallina di ripieno, grossa come una nocciola. Ripiegate il cerchio a metà e con l’ausilio di una forchetta sigillate i bordi del raviolo, che presenteranno i tipici segni dentellati della posata. Lasciate asciugare i canünsèi su un panno o un vassoio leggermente infarinato.

Cuocete i casoncelli per circa 5-6 minuti in abbondante acqua salata, scolate e condite con burro fuso aromatizzato alla salvia. Serviteli bollenti con una spolverata di formaggio grana grattugiato.

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