Categoria: Ricette veloci

È nata la Grande Bottega Italiana

È nata la Grande Bottega Italiana

Una nuova start up per conoscere e degustare le eccellenze italiane. Il tutto fatto con molto sentimento grazie a Davide Rampello e i suoi soci

Scoprire specialità gastronomiche significa raccontare storie. Le storie degli uomini che le hanno prodotte. E’ questo che provano a fare Davide Rampello, profondo conoscitore delle eccellenze enogastronomiche del nostro Paese oltre che ambasciatore nel mondo del Made in Italy, e Stefano Merlo, creatore di startup di successo con importanti trascorsi in ambito finanziario e digitale, grazie al progetto Grande Bottega Italiana, la Community di produttori esclusivi riuniti in una rete agricola, che porterà sulle tavole degli italiani il meglio della nostra tradizione. 

Come è nata l’idea

«Questa storia è iniziata dopo un mio viaggio in Basilicata – spiega Stefano – dove ho conosciuto tanti giovani agricoltori, appassionati del loro lavoro ma con l’esigenza di far conoscere i loro prodotti. Rientrato a Milano ho chiesto a Davide un supporto per poter essere d’aiuto a persone come i giovani lucani, con così tanto entusiasmo e coraggio ma pochi mezzi. La sua risposta è stata un sì immediato. E così mi sono imbattuto in Luigino, un agricoltore di un piccolo borgo a destra del Po, il quale, dopo aver raccolto nella sua proprietà 24 delle 33 razze bovine autoctone in estinzione, cercava un aiuto per il loro sostentamento. In quella struttura un po’ fatiscente ma dall’atmosfera armoniosa, Luigino chiamava ogni sua mucca per nome. Abbiamo deciso di aiutarlo a produrre derivati da latte da fieno. Insieme al nostro socio Luigi Barbarini, che è amministratore e proprietario dell’azienda agricola Mondo Piccolo, oggi produciamo 9000 forme di Parmigiano di altissima qualità utilizzando il latte delle mucche di Luigino. La peculiarità di questo modello di business è un modello misto». La capitalizzazione degli incontri di Davide in dieci anni di conoscenza del territorio e la creazione di una piattaforma digitale hanno fatto sì che ora 40 produttori di specialità agroalimentari italiane di grande qualità abbiano fatto rete e possano farsi conoscere grazie a Grande Bottega Italiana. «Il mercato del cibo – prosegue Stefano – è colmo di eccellenze organizzate in strutture degne di nota. Ma lì si va a fare la spesa. Da noi invece si affina un desiderio, che è una cosa diversa. Il desiderio nasce dall’esperienza e per fare esperienza bisogna essere informati, conoscere il prodotto e confrontarsi con i produttori. Il nostro obiettivo è formare una community tra produttori, allevatori e consumatori, che faccia della cura delle cose il proprio stile di vita. Che faccia le cose con sentimento».

Il vero valore di Grande Bottega Italiana

L’Italia scoperta da Davide e Stefano è il paese della cultura estensiva, dove il contadino è un artigiano, perché è lo studioso dell’ars agraria: tutto il suo lavoro è sostenibile per definizione, nella sua arte è insito il concetto di economia circolare, di non spreco. Dentro questa visione profondamente etica, dove c’è il senso vero e profondo della ricerca del buono, del giusto e del bello, c’è tutto un mondo da mettere assieme e da valorizzare. «Più che di prodotti, noi parliamo di storie di uomini – spiega Davide. Noi raccontiamo di tutti i Mario Rossi, i Gioacchino Rossini che producono un dato alimento. Ne raccontiamo i sogni, le speranze, le disgrazie: oggi questo è il vero valore, raccontare e far conoscere le storie di tutti questi uomini e donne».

Il focus di Grande Bottega Italiana è dato dall’olio extravergine di oliva, dal Parmigiano e dal pomodoro, ma l’idea è quella di allargare a tutte le biodiversità italiane. «Volevamo aspettare il momento giusto per presentare il nostro progetto – afferma Davide – una volta sicuri che tutto fosse stato a posto. La Grande Bottega Italiana nasce con questa sensibilità, non a caso abbiamo parlato di sentimento. Se c’è una cosa che si sta diluendo molto in questi anni è proprio il concetto del sentire, del sentimento, il concetto del ricordo, di memoria. E la nostra start up è nata per raccontare queste storie. Occorre capire di cosa abbiamo bisogno: va benissimo il cibo, gli alimenti, ma tutto questo è per creare una rete che sia un valore aggiunto per donne e uomini che vanno sostenuti, che vanno fatti conoscere. Noi parliamo anche di piccoli comuni, molti dei quali in via di abbandono. Questo spopolamento implica un degrado idrogeologico, è un’unica catena. I ragionamenti che ci hanno spinto a creare questa azienda sono partiti da questo tipo di visione, da questa sensibilità. Conoscere tutte le declinazioni di un territorio significa poterle conservare, non dimenticarle. Dalla parola sapore viene la parola sapere, la radice è la stessa. Se perdiamo sapori, perdiamo saperi. E’ proprio questo che volevamo comunicarvi».

L’Olio di Notte

Pier Luigi Cresciutini è un contadino viterbese che ha avuto una visione. Nel suo territorio, a Montefiascone, ha scoperto l’esistenza di oltre 100 mila ulivi abbandonati, molti dei quali già inglobati nel bosco. Pier Luigi ha deciso di salvarli. «E’ chiaro che lavorare su un ulivo che si sta inselvatichendo – spiega Davide –  significa applicare un sistema di potatura completamente diverso da quello usuale,  occorre ridare linfa alla pianta. Luigi ha anche elaborato un sistema di potatura adeguato a questo e ha messo in piedi una scuola per insegnare ai giovani questa nuova pratica. Ha avuto poi l’intuizione di raccogliere le olive di notte, per evitare l’ossidatura data dal sole e conferire così ancora più valore all’olio. L’oliva viene quindi raccolta e molita nel minor tempo possibile. Questo porta a un aumento per l’olio del 20-25% di polifenoli, un quinto in più dei valori consueti. Noi abbiamo deciso di aiutare Pier Luigi vendendo il suo olio, e tutto ciò che ha fatto lui, ecco fa parte di quel racconto che rende tutto un po’ magico».

L’oliva che sa di nespola

E per narrare meglio le storie di tutti gli agricoltori che fanno parte del progetto di Stefano e Davide, non si può tralasciare di dire che tra gli ulivi recuperati da Pier Luigi, ce ne è anche un tipo che si trova soltanto all’interno della città di Viterbo.  L’oliva che produce, molto grossa, aveva lo scopo di essere molita ma anche mangiata. Si tratta di un frutto molto particolare: per come è stata coltivata, e ha oggi come minimo 700 anni, non sa di carciofo, di erba o di cardo, ma di frutta, di nespola. E’ un unicum che si trova soltanto in questa parte di Italia. Per ogni litro di olio venduto, Pier Luigi riesce a recuperare una pianta. Un buon punto di partenza, senza dubbio!

Cosa offre Grande Bottega Italiana

Tra i tanti prodotti di Grande Bottega Italiana ci sono i box Sapori e Sapere, un insieme di referenze utili per la creazione di un piatto. Un esempio è la Tricolore Box: pasta, Parmigiano Reggiano, pomodori e olio per un magnifica porzione di pastasciutta. «La passata è fatta da Beppe Vessicchio, il direttore d’orchestra – spiega Stefano – che a Sarno ha sperimentato un metodo di coltivazione che è quello delle frequenze musicali, per poter lavorare sulle armonie molecolari dei pomodori San Marzano. E poi pasta di Gragnano trafilata al bronzo e olio extravergine di oliva di varie parti di Italia. Tra i progetti futuri, l’estero e la valorizzazione territoriale di alcuni di piccoli borghi italiani. Da lì si innescherà un sistema rete delle attività tipiche del territorio. Siamo soltanto all’inizio!».

> https://lagrandebottegaitaliana.com/

I primi di Natale in 20 ricette

I primi di Natale in 20 ricette

C’è chi non rinuncia mai a un buon ragù, chi fa attendere tutto l’anno per le sue famose lasagne e chi prepara i ravioli, dalla pasta al ripieno. Ma per cambiare e lasciarsi ispirare da qualche idea nuova, ecco una raccolta di primi piatti perfetti per il pranzo di Natale, caratterizzati da ingredienti semplici, cura nella preparazione e… un profumo irresistibile! Ecco allora le nostre venti ricette per stupire il palato dopo il tradizionale giro di antipasti.

I primi  di Natale in 20 ricette

Per Natale le ricette da proporre agli ospiti sono infinite. Si cerca sempre quell’ingrediente particolare che riesce a stupire qualsiasi palato. Per questa volta buttatevi nella preparazione di questi piatti semplici ma impeccabili per il pranzo di Natale.

Le nostre venti ricette per i primi piatti di Natale

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Lasagne e verze al ragù di salsiccia

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Tagliatelle al pistacchio e uova di salmerino

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Pasta con sedano, bottarga e vongole

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Risotto con scampi e agrumi

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Risotto allo spumante con limone e rosmarino

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Soufflé di maltagliati, broccoli e cime di rapa

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Maccheroni con ragù

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Minestra di broccoli e arzilla, la ricetta tradizionale laziale

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Risotto cime di rapa e limone

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Paccheri in piedi ripieni di trota

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Gnocchi con sugo di faraona

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Tortiglioni farciti con cime di rapa e pomodori secchi

ABBIAMO CUCINATO PER VOI

Risotto alla raspadura

Nasce lo showroom virtuale dedicato alla tua casa

Nasce lo showroom virtuale dedicato alla tua casa

Cosa ne pensate di scegliere l’interno della vostra casa dal vostro telefono o PC? Elica lancia lo Showroom Virtuale per un’esperienza multisensoriale ed immersiva

Oggi, virtuale è reale, anche se si tratta di scegliere i prodotti per la tua casa. Elica, leader nella produzione di cappe da cucina e piani aspiranti ha lanciato la sua Virtual Showroom. Si tratta di un vero e proprio percorso multisensoriale che accompagna le scelte d’acquisto e affianca i consumatori nella scoperta di cosa si cela dietro il prodotto e quale idea creativa lo ha ispirato. È stato infatti creato uno spazio virtuale, visitabile dal proprio computer, smartphone o tablet, con un’estensione di circa 350 m² divisa in 6 stanze, nel quale i visitatori entrano in contatto con più di 25 prodotti delle collezioni Elica tra le quali figurano: la gamma di piani cottura con aspirazione integrata NikolaTesla e le cappe a soffitto, sospese e a parete.

Ogni ambiente è studiato nel minimo dettaglio, riproducendo le peculiarità di un’abitazione contemporanea così da consentire di osservare cappe e piani aspiranti da diverse angolazioni. Ogni prodotto è arricchito da contenuti multimediali e di approfondimento come i video dell’idea creativa direttamente raccontata dalla voce del Design Center Director Fabrizio Crisà, i video dei plus di prodotto e la scheda che raccoglie le caratteristiche tecniche.

L’user Experience offerta dalle stanze tematiche Elica permette di visualizzare gli ultimi modelli top di gamma e i prodotti di punta disponibili sul mercato, calandosi in un mondo di ambientazioni premium in cui l’alta tecnologia e l’iconico design regnano sovrani. Sviluppato anche per altri mercati europei – tra cui Germania, Francia, Belgio e Spagna – il Virtual Showroom è un luogo reale che permette ai clienti di scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze comodamente da casa.

Visita il sito: https://www.elica.com/IT-en/virtual-showroom

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